JAES Learning

SCOPRI IL NOSTRO CANALE YOUTUBE
Jaes Sponsor - Basket



Cosa succede quando cambiamo marcia? Come funziona il cambio manuale

Vi siete mai chiesti perché è necessario cambiare marcia mentre si guida un’automobile?
E a cosa è dovuto quel fastidioso rumore quando sbagliamo ad ingranare la marcia?

In questo video vi spiegheremo cosa succede quando cambiamo marcia nella nostra auto, attraverso la spiegazione del funzionamento della frizione e del cambio manuale.

Nel nostro precedente video avevamo scoperto cosa succede quando giriamo la chiave nel blocchetto di accensione per azionare il motore. Ora vedremo cosa dobbiamo fare per mettere in movimento la nostra auto.

Supponiamo che il cambio della nostra auto sia in folle, ovvero non c’è nessuna marcia inserita. Per prima cosa dobbiamo premere a fondo il pedale della frizione, che si trova a sinistra. Questo pedale attraverso un sistema meccanico, rilascia appunto la frizione, ovvero un disco ad alto coefficiente d’attrito che consente di unire o disunire gradualmente il moto del volano e dell’albero a gomiti, con il cambio.
Il disco viene così allontanato dal volano, scollegando la rotazione tra motore e cambio.

Ora, con la frizione premuta, dobbiamo spostare il selettore del cambio sulla prima marcia. Facendo questo, gli ingranaggi della prima marcia entrano in funzione. Ora che gli ingranaggi sono connessi si può sollevare gradualmente il piede dal pedale della frizione in modo da ricollegare il motore alla scatola del cambio e far partire così l’auto. In questo cambio possiamo vedere che anche gli ingranaggi della seconda marcia stanno girando pur no essendo ancora collegati all’albero. Questi dunque non trasmettono il moto agli organi successivi.

Il pedale della frizione ha dunque un ruolo fondamentale per il cambio di marcia. Infatti, se utilizzassimo il cambio senza prima separarlo dal motore, rischieremo di danneggiarlo e sentiremo sicuramente i denti dei sincronizzatori in movimento stridere. Ma parleremo di questo alla fine del video.

Ora concentriamoci sul principio base del cambio. Dato che nel motore a combustione, il rapporto tra coppia e giri è efficiente in un intervallo limitato, il cambio è un componente meccanico che ha la funzione di modificare la caratteristica della coppia del motore, permettendo di selezionare di volta in volta, in base alla velocità della vettura e al numero di giri del motore, un rapporto di trasmissione differente, a seconda se ci troviamo nelle condizioni di dover partire da fermi, o se stiamo già viaggiando ad una determinata velocità.
Nelle prime marce si avrà un rapporto di trasmissione con coppia elevata per avere una buona ripresa, ma allo stesso tempo si avrà una velocità molto bassa, utile ad esempio per poter partire da fermi o per percorrere una strada in salita. Aumentando di velocità si effettuerà man mano il cambio ai rapporti successivi fino al raggiungimento dell’ultima marcia. Questa avrà una velocità di rotazione elevata ma allo stesso tempo una coppia molto più bassa che si traduce in un’accelerazione più scarsa, utile ad esempio in un lungo rettilineo per correre a velocità costante.

Per poter cambiare rapporto in corsa, ogni coppia di ingranaggi è dotata di un sincronizzatore che permette agli alberi del cambio di sincronizzare appunto la loro velocità prima che i due ingranaggi entrino in contatto tra loro.
Se durante questa fase, cambiassimo marcia senza prima aver premuto la frizione, i denti del sincronizzatore e quelli dell’ingranaggio non combacerebbero tra loro. Gli alberi, ruotano a velocità diversa, non permettono al sincronizzatore di sincronizzare il movimento degli alberi perché il motore continua a fornire la sua rotazione solo ad uno di essi. Tutto ciò si traduce nella classica “grattata” che sentiamo ogni volta che non spingiamo a fondo il pedale della frizione.

Ora possiamo vedere gli altri rapporti che entrano in funzione, la seconda, la terza, la quarta, e la quinta. La retromarcia invece si comporta in maniera diversa.

JAES, impegnata da oltre 10 anni nel settore delle forniture industriali, è diventata il partner di riferimento per alcune delle più importanti aziende appartenenti al mondo dell’industria automobilistica, offrendo il proprio supporto tecnico su tutta la componentistica necessaria durante il processo di produzione di moltissime tipologie di veicoli.

La retromarcia si differenzia dagli altri rapporti perché possiede un ingranaggio supplementare che viene interposto fra altri due ingranaggi. In questo modo, l’albero di uscita girerà nel senso opposto. È importante notare che la retromarcia non ha il sincronizzatore, quindi, è necessario fermare completamente gli ingranaggi. Possiamo infatti inserire la retromarcia solo quando la nostra auto è completamente ferma.

Ora la rotazione in uscita, tramite il differenziale e gli alberi di trasmissione viene inviata alle ruote che trasmettono il moto all’auto. Nel prossimo video spiegheremo il loro funzionamento e come un’auto è in grado di affrontare una curva.

Se questo video ti è stato utile faccelo sapere lasciando un like e un commento, inoltre puoi condividerlo, e non dimenticarti di iscriverti al nostro canale, ti consigliamo di visitare il nostro sito, jaescompany.com, per conoscere i nostri prossimi progetti.