Internet rappresenta un potentissimo mezzo di comunicazione di massa, in grado di offrire all’utente una vasta serie di contenuti potenzialmente informativi nonché svariati servizi digitali.
Se stai guardando questo video è perché un sofisticato sistema di trasmissione del segnale è stato sviluppato e implementato durante gli anni su gran parte del territorio terrestre.
Molto probabilmente i dati di questo video hanno viaggiato per migliaia di chilometri prima di raggiungere il tuo dispositivo.
In questo video cercheremo di capire la logica di internet spiegando da dove arrivando questi dati e che percorso devono effettuare per raggiungere quasi istantaneamente ogni singolo utente collegato alla rete.
I dati di questo video sono contenuti all’interno di un Data Center. Il Data Center, chiamato anche CED (Centro Elaborazione Dati) è un’unità organizzativa che coordina e mantiene le apparecchiature ed i servizi di gestione dei dati.
JAES è costantemente impegnata nella fornitura di moltissimi componenti necessari al corretto funzionamento di moltissimi Data Center
Ma come vengono trasferiti tutti questi dati?
Un modo semplice sarebbe quello di utilizzare i satelliti, ovvero il fornitore di servizi internet invia tramite un’apposita antenna il segnale al satellite, che poi arriva al nostro cellulare grazie all’ausilio di un’altra antenna posta nelle nostre vicinanze.
Tuttavia questa non è il metodo migliore per ottenere una buona connessione: un satellite infatti orbita intorno alla Terra ad una distanza di oltre 35.000 km (22.000 miglia) al di sopra dell’equatore terrestre, per cui il segnale dovrà percorrere in totale una distanza di circa 70.000 km (44.000 miglia)! Questo perché il segnale deve per prima cosa raggiungere il satellite per poi essere rinviato sulla Terra al destinatario. Tutto questo crea LATENZA, ovvero un ritardo nella ricezione del segnale dovuto al lungo viaggio effettuato.
Il modo più efficiente per trasferire il segnale, è attraverso i cavi a fibra ottica, che grazie ad una complessa rete collegano il data center al tuo dispositivo. Anche i nostri smartphone, pur essendo dei dispositivi mobili sono indirettamente collegati a questi cavi. Le Stazioni Radio Base sono collegate a questa rete di cavi a fibra ottica. Le loro antenne infatti ricevono il segnale dalla rete sotterranea e lo trasformano in forma di onda elettromagnetica, in modo da essere captato dalle antenne dei nostri telefoni.
Come abbiamo accennato in precedenza, il video che stai guardando è memorizzato all’intero di un data center, più precisamente all’interno di un disco a stato solido, questo SSD funge da memoria interna di un server. Il server è semplicemente un potente computer capace di fornirti i video o altri contenuti memorizzati al suo interno. Questi dati vengono trasmessi per mezzo di una complessa rete di cavi a fibra ottica e raggiungono il giusto destinatario grazie agli indirizzi IP.
Se stai guardando questo video è perché un sofisticato sistema di trasmissione del segnale è stato sviluppato e implementato durante gli anni su gran parte del territorio terrestre.
Molto probabilmente i dati di questo video hanno viaggiato per migliaia di chilometri prima di raggiungere il tuo dispositivo.
In questo video cercheremo di capire la logica di internet spiegando da dove arrivando questi dati e che percorso devono effettuare per raggiungere quasi istantaneamente ogni singolo utente collegato alla rete.
I dati di questo video sono contenuti all’interno di un Data Center. Il Data Center, chiamato anche CED (Centro Elaborazione Dati) è un’unità organizzativa che coordina e mantiene le apparecchiature ed i servizi di gestione dei dati.
JAES è costantemente impegnata nella fornitura di moltissimi componenti necessari al corretto funzionamento di moltissimi Data Center
Ma come vengono trasferiti tutti questi dati?
Un modo semplice sarebbe quello di utilizzare i satelliti, ovvero il fornitore di servizi internet invia tramite un’apposita antenna il segnale al satellite, che poi arriva al nostro cellulare grazie all’ausilio di un’altra antenna posta nelle nostre vicinanze.
Tuttavia questa non è il metodo migliore per ottenere una buona connessione: un satellite infatti orbita intorno alla Terra ad una distanza di oltre 35.000 km (22.000 miglia) al di sopra dell’equatore terrestre, per cui il segnale dovrà percorrere in totale una distanza di circa 70.000 km (44.000 miglia)! Questo perché il segnale deve per prima cosa raggiungere il satellite per poi essere rinviato sulla Terra al destinatario. Tutto questo crea LATENZA, ovvero un ritardo nella ricezione del segnale dovuto al lungo viaggio effettuato.
Il modo più efficiente per trasferire il segnale, è attraverso i cavi a fibra ottica, che grazie ad una complessa rete collegano il data center al tuo dispositivo. Anche i nostri smartphone, pur essendo dei dispositivi mobili sono indirettamente collegati a questi cavi. Le Stazioni Radio Base sono collegate a questa rete di cavi a fibra ottica. Le loro antenne infatti ricevono il segnale dalla rete sotterranea e lo trasformano in forma di onda elettromagnetica, in modo da essere captato dalle antenne dei nostri telefoni.
Come abbiamo accennato in precedenza, il video che stai guardando è memorizzato all’intero di un data center, più precisamente all’interno di un disco a stato solido, questo SSD funge da memoria interna di un server. Il server è semplicemente un potente computer capace di fornirti i video o altri contenuti memorizzati al suo interno. Questi dati vengono trasmessi per mezzo di una complessa rete di cavi a fibra ottica e raggiungono il giusto destinatario grazie agli indirizzi IP.
Ogni dispositivo collegato ad internet, che sia un laptop, un server, oppure uno smartphone viene identificato con una stringa di numeri chiamata appunto indirizzo IP.
Come per il nostro indirizzo di casa, l’indirizzo IP ci permette di ricevere le giuste informazioni al nostro dispositivo. È compito del nostro fornitore di servizi internet decidere quale IP assegnarci e lo possiamo anche vedere per intero sul nostro laptop o smartphone.
Anche i server all’interno di un data center possiedono un indirizzo IP. In un server infatti vengono memorizzati gli indirizzi IP di qualsiasi sito internet, ma dato che non è molto comodo ricordare per l’utente tutte queste stringhe di numeri, molti indirizzi IP sono associati a dei DOMINI. (es. YouTube.com, facebook.com).
Inoltre molti domini non possono essere associati ad un solo server, soprattutto siti web di grosse aziende come Youtube o Instagram che contengono tantissime informazioni. Solitamente queste aziende hanno un data center personale.
Per accedere ad internet utilizziamo sempre i domini e non la stringa di numeri dell’indirizzo IP.
Ogni sito possiede il proprio dominio. Ma come fa internet a risalire a tutti questi nomi? Semplicemente grazie all’ausilio di un’enorme rubrica digitale chiamata DNS dall’inglese "Domain Name System". Questo sistema funziona proprio come una classica rubrica telefonica: se non ricordiamo il numero di telefono di una persona, ma conosciamo il suo nome e cognome, sarà molto più facile per noi risalire al suo numero e metterci in contatto con essa. Il sistema DNS applica lo stesso concetto a internet. Ogni provider di servizi internet ha accesso al server DNS.
Ricapitolando, quando inseriamo il dominio da cercare il browser invia una richiesta al server DNS per ottenere un indirizzo IP, dopo averlo ottenuto il nostro browser inoltra semplicemente la richiesta al data center, nello specifico al server corrispondente. Una volta che il server riceve una richiesta, il flusso di dati , che avviene mediante cavi a fibra ottica sotto forma di impulsi luminosi, inizia il suo percorso.
Molto spesso i flussi di dati devono percorrere migliaia di chilometri prima di arrivare a destinazione e durante il viaggio possono anche attraversare terreni scoscesi, come colline, montagne o addirittura passare sotto il livello del mare.
Per questo motivo esistono delle aziende specializzate nell’installazione di queste complesse reti di cavi ottici. Nella seconda parte di questo video vedremo come vengono posati i cavi in fibra ottica sul fondo del mare e in che modo il flusso di dati arriva ai nostri pc e smartphone.
Come per il nostro indirizzo di casa, l’indirizzo IP ci permette di ricevere le giuste informazioni al nostro dispositivo. È compito del nostro fornitore di servizi internet decidere quale IP assegnarci e lo possiamo anche vedere per intero sul nostro laptop o smartphone.
Anche i server all’interno di un data center possiedono un indirizzo IP. In un server infatti vengono memorizzati gli indirizzi IP di qualsiasi sito internet, ma dato che non è molto comodo ricordare per l’utente tutte queste stringhe di numeri, molti indirizzi IP sono associati a dei DOMINI. (es. YouTube.com, facebook.com).
Inoltre molti domini non possono essere associati ad un solo server, soprattutto siti web di grosse aziende come Youtube o Instagram che contengono tantissime informazioni. Solitamente queste aziende hanno un data center personale.
Per accedere ad internet utilizziamo sempre i domini e non la stringa di numeri dell’indirizzo IP.
Ogni sito possiede il proprio dominio. Ma come fa internet a risalire a tutti questi nomi? Semplicemente grazie all’ausilio di un’enorme rubrica digitale chiamata DNS dall’inglese "Domain Name System". Questo sistema funziona proprio come una classica rubrica telefonica: se non ricordiamo il numero di telefono di una persona, ma conosciamo il suo nome e cognome, sarà molto più facile per noi risalire al suo numero e metterci in contatto con essa. Il sistema DNS applica lo stesso concetto a internet. Ogni provider di servizi internet ha accesso al server DNS.
Ricapitolando, quando inseriamo il dominio da cercare il browser invia una richiesta al server DNS per ottenere un indirizzo IP, dopo averlo ottenuto il nostro browser inoltra semplicemente la richiesta al data center, nello specifico al server corrispondente. Una volta che il server riceve una richiesta, il flusso di dati , che avviene mediante cavi a fibra ottica sotto forma di impulsi luminosi, inizia il suo percorso.
Molto spesso i flussi di dati devono percorrere migliaia di chilometri prima di arrivare a destinazione e durante il viaggio possono anche attraversare terreni scoscesi, come colline, montagne o addirittura passare sotto il livello del mare.
Per questo motivo esistono delle aziende specializzate nell’installazione di queste complesse reti di cavi ottici. Nella seconda parte di questo video vedremo come vengono posati i cavi in fibra ottica sul fondo del mare e in che modo il flusso di dati arriva ai nostri pc e smartphone.